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La dieta mediterranea

Biologa Nutrizionista

Il termine dieta, deriva dal greco “dìaita” e significa stile di vita. E’ quindi espressione del legame tra l’uomo e il suo territorio.

Prende il nome di Dieta mediterranea l’insieme delle abitudini alimentari dei popoli che si affacciano sul bacino mediterraneo, che si sono consolidate nei secoli e sono rimaste pressoché immutate fino al boom economico degli anni ’50.

La scoperta della Dieta mediterranea, a livello mondiale, è da attribuire al Medico Nutrizionista Ancel Keys che sbarcato a Salerno nel 1945, al seguito della quinta armata dell’esercito americano, si accorse che le malattie cardiovascolari, diffuse nel suo Paese, qui erano molto limitate. In particolare, tra la popolazione del Cilento risultava molto bassa l’incidenza delle cosiddette malattie del benessere: ovvero tutte quelle patologie legate all’abbondanza del cibo (malattie metaboliche, tumori, patologie dell’apparato gastrointestinale).

Queste osservazioni furono alla base di un programma di ricerche che prese in esame le abitudini alimentari di 12.000 soggetti tra Giappone, Stati Uniti, Yugoslavia, Olanda, Grecia, Finlandia e Italia.

I risultati emersi dimostrarono che quanto più l’alimentazione dei soggetti analizzati si discostava dagli schemi mediterranei, maggiore era l’incidenza delle suddette patologie.

Negli anni “70 del “900, ebbe così inizio un ampio programma di medicina preventiva, basato proprio sugli studi condotti da Ancel Keys. Da qui il successo internazionale e la popolarità di questa dieta.

Nel Novembre 2010, la Dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”, con le seguenti motivazioni: “ La Dieta mediterranea è molto più che un semplice elenco di alimenti. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.”

La Dieta mediterranea è incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli alimenti, mentre l’aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano. La sobrietà e la moderazione delle porzioni rappresentano comunque un elemento imprescindibile per la corretta applicazione di questa dieta.

Gli alimenti protagonisti della Dieta mediterranea sono: cereali integrali, olio d’oliva, pane, vino, legumi, ortaggi e frutta. A questi, in moderata quantità, si possono unire latticini, uova, pesce e carne.  Essi forniscono un’alimentazione valida, equilibrata, adatta a qualsiasi età e in grado di prevenire molte malattie.

Un aspetto fondamentale alla base della Dieta mediterranea è un’adeguata attività fisica, importante per bruciare calorie, scaricare tensione e stress, migliorando l’umore e il benessere psicologico.

Il modello alimentare mediterraneo, oltre ad essere salutare per le persone, lo è anche per l’ambiente.

Si stima in media che per ottenere 100 calorie, la Dieta mediterranea provochi un impatto ambientale di circa il 60 % inferiore rispetto ad una alimentazione di tipo nordeuropeo o nordamericano, basata in misura maggiore su carni e grassi animali, piuttosto che su vegetali e cereali.

I benefici ambientali della Dieta mediterranea possono essere così riassunti:

  • Impiego di risorse naturali: la Dieta mediterranea prevede un elevato consumo di cereali, frutta, verdura e legumi, la cui produzione richiede un impiego di risorse naturali (suolo, acqua) e di emissioni di gas serra meno intensivo rispetto ad un modello alimentare basato perlopiù sul consumo di carni e grassi animali.
  • Stagionalità: la Dieta mediterranea prevede il consumo degli alimenti rispettando la stagionalità degli stessi.
  • Biodiversità: la Dieta mediterranea rispetta il territorio e la biodiversità.
  • Frugalità: la Dieta mediterranea prevede porzioni moderate e consumo di alimenti integrali e freschi, poco trasformati
 

Come già sottolineato dall’UNESCO, il modello alimentare mediterraneo apporta dei benefici anche a livello sociale ed economico:

  • Salute: la Dieta mediterranea, insieme all’attività fisica, aiuta a prevenire le malattie del benessere.
  • Consapevolezza: la Dieta mediterranea promuove una maggiore consapevolezza alimentare e legame col territorio, la conoscenza della stagionalità, biodiversità e naturalità degli alimenti.
  • Convivialità: la Dieta mediterranea promuove l’interazione sociale. I pasti comuni sono la pietra angolare delle feste e delle nostre tradizioni sociali.
  • Identità: la Dieta mediterranea è espressione dell’intero sistema storico e culturale del Mediterraneo. È una tradizione alimentare millenaria che si tramanda di generazione in generazione.
  • Spesa sanitaria e spesa delle famiglie: una maggiore aderenza al modello mediterraneo migliorerebbe lo stato di salute generale della popolazione, che si tradurrebbe in una diminuzione della spesa sanitaria nazionale e delle famiglie.
  • Valorizzazione territori: la diffusione del modello alimentare mediterraneo valorizzerebbe l’offerta agro-eno-gastronomica dei nostri territori.
 

Considerando gli effetti positivi sulla sfera sociale, economica ed ambientale, si può considerare la Dieta mediterranea come un modello alimentare sostenibile.

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Dottoressa Erica Claudia Giuliani

Biologa Nutrizionista